Quantcast
Channel: MedBunker - Le scomode verità
Viewing all articles
Browse latest Browse all 301

Scienziato o ciarlatano? Ce lo dice la scienza.

$
0
0
Come facciamo a sapere se bere l'estratto di una pianta ci farà passare un dolore?
E come potremmo capire se una pillola farà passare il mal di testa?
E se qualcuno ci propone una "medicina", come possiamo sapere se questa è vera o in realtà non serve a nulla?
Potremmo fidarci delle sensazioni, dell'intuito ma questo spesso sbaglia, anzi, molte volte la sensazione è condizionata da ciò che desideriamo, se vogliamo fortemente far passare un dolore, anche se una cosa non funziona, un po' ci sentiremo meglio, perché lo vorremmo, perché lo speriamo. Oppure quella pillola per il mal di testa funziona davvero ma i suoi effetti potrebbero essere nascosti da una persona che vende sciroppi contro il mal di testa, un concorrente, se la pillola funzionasse, perderebbe tanti soldi.
E se invece la pillola non funzionasse e fosse tutta una bufala inventata da chi la vende?

Allora, se vogliamo dati oggettivi, notizie credibili, non possiamo che provare sul campo quell'estratto o quella pillola. Evitiamo "sensazioni", "invidie", "pressioni" e la proviamo direttamente. Prendiamo tante persone con il dolore.
Dividiamo queste persone in tre gruppi, ad uno diamo la pillola, all'altro una pillola di zucchero (si chiamerà placebo, cioè qualcosa che potrebbe avere un effetto ma solo psicologico perché lo zucchero a quelle quantità non ha effetti), all'ultimo non diamo niente. Questo esperimento si chiama "controllato", perché abbiamo messo in mezzo un gruppo di persone alle quali non daremo niente, così potremmo controllare se gli effetti dipendano dalla pillola o da altro (le malattie banali, quasi tutte, passano da sole). Però c'è un particolare in più: per rendere più attendibile l'esperimento i gruppi li formiamo per sorteggio, mescolando le persone, così da "simulare" la normale popolazione senza rischiare di mettere in un gruppo persone simili, persone "a caso" quindi in ogni gruppo, "random" in inglese e per questo il test sarà chiamato "randomizzato".

Oltretutto nessuno, né le persone né noi, dovremmo sapere se la pillola che diamo sarà quella vera o lo zucchero, così si eviterà ogni condizionamento, a volte il semplice atteggiamento "ottimista" di chi somministra la pillola può condizionare i risultati e così saremo come "ciechi", non sapremo per niente a chi avremo dato la pillola, a chi lo zuccherino (il placebo), a chi niente, sarà un test chiamato "cieco" e se vogliamo renderlo più preciso lo renderemo "doppio cieco", non solo chi somministrerà ma nemmeno i pazienti sapranno cosa stanno prendendo, così da non farsi condizionare.
Questo è un esperimento ben fatto: controllato, randomizzato, doppio cieco con placebo.

James Lind, uno dei primi medici ad applicare un primitivo metodo scientifico

Non ci permetterà di avere "la verità in tasca" (come qualcuno, disprezzandole, chiama le conoscenze scientifiche), non darà risposte definitive o sicure al 100% ma ci fornirà delle notizie, dei dati, numeri sui quali possiamo ragionare, un risultato plausibile ed oggettivo. In ultima analisi sarà un'alternativa alle "sensazioni" al "mi sembra che". Sarà pure una buona opportunità di discutere su dati, sui fatti e non sulle opinioni, perché le opinioni sono condizionate da tanti fattori.

Alla fine dell'esperimento vedremo SE la pillola ha funzionato. Ma sapremo tante altre cose. Per esempio su quante persone ha funzionato, quanto ha funzionato più dello zucchero, se chi ne ha tratto beneficio aveva caratteristiche particolari (età, sesso, istruzione?) ed altro. Ecco, la medicina si basa su questo. Ogni conclusione e decisione si basa su un metodo (si chiama "metodo scientifico").

Questo fa uno scienziato ma se lo scienziato fosse disonesto o disattento ed avesse sbagliato (volontariamente o meno) qualcosa?
Se il risultato non fosse vero?
Non tutto è perduto.
Lo scienziato pubblica tutte le fasi del suo esperimento, dall'inizio alla fine, dall'ipotesi alle conclusioni, su una rivista scientifica.
Questo serve non solo per fare conoscere a tutti quei risultati ma anche perché così chiunque potrà controllare quei calcoli e quelle conclusioni e quindi chiunque potrà trovare errori o sviste, anzi, l'autore dell'esperimento annoterà minuziosamente ogni particolare: il colore delle pillole, l'età dei partecipanti all'esperimento, la loro salute ed altro, mettendo tutto in una parte dello studio che si chiamerà "materiali e metodi".

Questo perché così, chi fosse curioso e volesse ripetere l'esperimento, sa in quali condizioni è stato fatto il primo e così ripeterlo.
Niente trucchi né inganni, è un modo per ridurre al minimo gli errori.
Tutto il resto, le cose non dimostrate, le opinioni, possono essere affascinanti, intriganti ma non avendo nessuna prova di esistenza non sono basate sul metodo scientifico quindi, fino a prova contraria, sono bufale, invenzioni, sono fenomeni paranormali, cose che nessuno ha mai dimostrato. Chi dice in campo scientifico "io ho notato che..." senza farlo confermare agli altri suoi colleghi molto probabilmente (quasi sicuramente) sta dicendo una bugia, oppure è semplicemente un incompetente.
La maggioranza dei ciarlatani usa dei trucchi, negli anni passati, proprio in questo blog, ne ho raccontati alcuni. Nel passato si trattava di semplici trucchi da baraccone (false diagnosi, falsi malati, falsi documenti) oggi...anche. Nonostante possa sembrare strano, i trucchi dei ciarlatani non sono cambiati molto nel tempo ed assomigliano tantissimo ai trucchi dei prestigiatori: semplici illusioni, magie, imbrogli, solo che il prestigiatore lo fa per fare spettacolo. Per questo motivo il ciarlatano non pubblicherà mai le sue idee su riviste scientifiche o, se riuscirà a pubblicarle, userà trucchi e stratagemmi per ottenere il risultato che vuole.
Esistono anche riviste scientifiche scadenti che, senza controllare, pubblicano qualsiasi cosa per motivi economici (pagando si pubblica qualsiasi studio, anche scadente o sbagliato).

Per questo, quando prendiamo una decisione sulla salute, dobbiamo sapere se quello che ci propongono è scienza o paranormale, la prima ci offre dei dati, il secondo delle illusioni, i medici seri si basano sugli esperimenti e sulla scienza, chi invece si basa sulle "sensazioni" o sui fenomeni paranormali si chiama "ciarlatano".

Ovviamente "fatta la legge trovato l'inganno" e gli uomini sono stati bravi a trovare dei trucchi per superare tutti gli ostacoli di un esperimento o di volgerlo a loro vantaggio. Spesso è proprio la sete di fama o di denaro che induce chi fa gli esperimenti a barare o giocare sporco ma abbiamo almeno la minima sicurezza di un controllo.
Un esperimento scientifico che viene messo in pubblico (pubblicato su rivista scientifica seria) diventa un documento ufficiale che chiunque potrà approvare, smentire, correggere, ripetere.
Per lo stesso motivo ed anche perché ormai i mezzi di comunicazione sono diffusi, una cura, una terapia, non sarà disponibile solo in un ospedale o una città ma la troveremo dovunque, anche nell'ospedale più vicino a noi.
I medici, in tutto il mondo, usano le stesse cure perché sono quelle che, esperimenti alla mano, funzionano meglio. Non è detto che funzionino sempre ma meglio.

Se ognuno curasse a modo suo troveremmo in ogni città, in ogni ospedale, una cura diversa, basata su opinioni, ipotesi, idee personali, il caos insomma.

Invece ci curiamo tutti in modo simile proprio perché è il modo migliore.

Potrà esserci differenza di organizzazione, di mezzi e strutture ma le cure sono le stesse in tutto il mondo. A parità di condizioni economiche (è chiaro che un ospedale di un paese molto povero probabilmente non avrà le attrezzature di quello di un paese molto ricco) le cure, le medicine e le tecniche, saranno identiche.
Lo stesso vale per gli interventi chirurgici. Le tecniche sono identiche, potrà esserci il chirurgo più bravo o quello meno capace ma un intervento si farà allo stesso modo in tutto il mondo.

Per questo i ciarlatani, in genere, sono facilmente riconoscibili. Esistono quindi alcune regole che distinguono il medico serio dal ciarlatano.

1) Usa terapie e metodi che usano e conoscono tutti gli altri suoi colleghi.
2) Non usa un "metodo personale".
3) Usa terapie e metodi che in genere si usano anche nelle strutture pubbliche.
4) Non si definisce o presenta come "boicottato" dalla sua comunità, non ci sarebbe motivo.
5) Non sostiene che solo la sua tecnica e la sua terapia sia quella efficace, non esiste "cura" personale, un medico cura con ciò che il mondo conosce.
6) Non dice di ottenere risultati eccezionali, maggiori di quelli di altri medici.

Non per niente il ciarlatano si "inventa" un mercato. Avrà la "sua cura", la "sua dieta", ogni ciarlatano ha il "suo metodo": tutte bufale.
Ci sono poi alcuni trucchi che servono più che altro a creare il "personaggio" ad avvolgerlo di fascino, fumo, come quello sul palco dei maghi, sono trucchi tipici dei ciarlatani che vogliono apparire grandi scienziati e che sono usati proprio nei confronti della gente che non ha molta dimestichezza con la scienza. Uno dei più frequenti è la creazione di una finta controversia, una "fintoversia".
L'esempio più tipico è quello dell'omeopatia: nonostante sia basata su un rito magico, non abbia basi scientifiche, nonostante sia basata sulla somministrazione di sostanze senza effetti e gli studi dimostrino ovviamente che non ci siano effetti, gli omeopati continuano a discuterne come fosse una cosa vera, quasi una medicina.

Esistendo la libertà di scelta, sta ad ognuno di noi cercare informazioni serie, competenti, scientifiche. Se poi siamo affascinati dal paranormale o ci vogliamo affidare ai ciarlatani, sono ovviamente problemi nostri.

Ecco, io lo ripeto continuamente e continuamente rispondo così a chi insiste nel credere a sciocchezze (ovviamente dal punto di vista scientifico) come l'omeopatia o le medicine alternative, se si pensa di essere davvero informati, se si crede di aver preso informazioni da fonti serie ed attendibili, si proceda. Salute e soldi sono beni personali e nessuno potrà convincere nessuno di qualcosa di cui non vogliamo essere convinti.
Ricordate però che se qualcuno vi mette in guardia, il dubbio stiate sbagliando potrebbe salvarvi la vita.

Alla prossima.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 301

Trending Articles