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Un miracolo senza miracolo.

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Mi ero occupato di "miracoli", ovvero di eventi sovrannaturali per influenze divine (io l'ho fatto dal punto di vista medico, naturalmente) qualche tempo fa.
Ho ricevuto qualche tempo fa una segnalazione (grazie a Rosa Contino di Scetticamente.it) di un articolo su un presunto miracolo avvenuto a Lourdes ma non ancora riconosciuto dalla chiesa (anzi, a quanto mi risulta non vi è alcuna possibilità di riconoscimento ecclesiastico, la chiesta si è già ufficialmente pronunciata contro questo caso).

Nulla di incredibile, nel "miracolo" intendo, è molto più incredibile quello che ho letto a proposito del fatto, descritto come sovrannaturale ma che a me sembra molto terreno, anche troppo.
Questo avvenimento è vicino alle tematiche di questo blog perchè presenta numerosi punti in comune con i casi che tratto. Sapete quando si discute di una cura alternativa che ha "risolto" casi disperati, di guarigioni miracolose ed insperate? Ricordate i "testimoni" che giurano di essere guariti con tanto di referti e documentazione? Avete presente quelli che dicono "ma se ci sono i testimoni qualcosa di vero ci sarà!"? Bene, anche nel caso di questo "miracolo" è tanto forte ed "evidente" la narrazione degli eventi, quanto banale e diversa la realtà.
Ultimamente mi piace presentare i casi nella stessa forma in cui li trovo. Si parte cioè dalla "cronaca" dell'avvenimento, dai documenti, dalle dichiarazioni e poi inizio con l'analisi. Questo perché si abbia l'esatta percezione di cosa succede se ci fermassimo solo alla prima parte (il fatto), senza spiegarlo con la seconda (il "trucco").
Partiamo con un caso miracoloso?
Ok, però devo scusarmi se l'articolo in certi punti può essere ingarbugliato, ho provato a semplificare e spiegare i termini medici.

Questa è la storia di Erminia Pane, anonima fino ad un certo giorno della sua vita, nota alle cronache quando ha dichiarato di essere stata guarita dalla sua presunta cecità totale grazie alla madonna di Lourdes. Come spesso succede, senza documenti o referti è impossibile controllare la veridicità di un'affermazione, ma in questo caso i documenti li abbiamo, grazie ad un libro che parla proprio di questa storia.
Abbiamo anche gli articoli dell'epoca e quelli di oggi. Vediamo cosa è successo.
Erminia Pane, come raccontano le cronache dell'epoca era nata cieca dall'occhio destro ed in seguito ad un problema di salute (un'ictus) che le causa problemi all'altro occhio diventa "praticamente cieca". In realtà l'occhio sinistro era sanissimo, la malattia però aveva causato una "ptosi palpebrale" (un "abbassamento" della palpebra) che, se chiusa, naturalmente non permetteva la vista, la malattia inoltre aveva causato una paralisi alla metà sinistra del corpo. Prima dell'ictus la signora ci vedeva (da un solo occhio) benissimo, come dimostrano i certificati medici e come dimostra il fatto che è dichiarato che il suo lavoro fosse quello di vigilante in un supermercato (e certo che un vigilante cieco non sarebbe il massimo della sicurezza).
Nel 1977 la situazione è quindi quella di una donna praticamente cieca dall'occhio destro e "non vedente" (quando la palpebra lo copriva, ma la vista era integra) da quello sinistro.
Per questa sua invalidità la donna percepiva una pensione dall'INPS.

La notizia: "nata senza retina ora ci vede"
A quanto raccontano le cronache la donna era in procinto di operarsi alla palpebra "abbassata" quando "vide" la figura della "madonna di Lourdes" che le disse di non operarsi e recarsi nella località di culto. Erminia Pane non raccontò niente a nessuno e si recò a Lourdes dove, durante un bagno nell'acqua della località (che è definita "sacra"), riacquista la vista, sia all'occhio destro (quello "non vedente" dalla nascita) che all'occhio sinistro (quello "coperto" dalla palpebra). E' tanto eclatante la guarigione che la donna consegue la patente di guida. La stessa ha fatto domanda all'INPS per la revoca della pensione di invalidità che però l'ente ha respinto.

Nel 1994 il "Bureau Medical di Lourdes" (l'ente che "certifica" le guarigioni miracolose avvenute nella località francese), avrebbe riconosciuto il valore miracoloso dell'avvenimento. Così racconta Alcide Landini, un commercialista di Follonica che scrive un libro proprio su Erminia Pane: "C'è scritto che lei non ha la retina e perciò è invalida".
Riassumendo e limitandoci alla cronaca, la donna cieca a destra (per la "mancanza della retina") e con un occhio disabile a sinistra (per "postumi di malattia") si reca a Lourdes e torna a vedere perfettamente, tanto da conseguire la patente.
Ci hanno raccontato un miracolo ed abbastanza evidente.

Torniamo ai giorni nostri.
Appare nel sito dell'UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionalisti) un articolo sullo stesso argomento, dal titolo: "Lourdes, nata senza retina ora ci vede: il miracolo di Erminia Pane", che racconta proprio questa storia.
Secondo l'autore dell'articolo è andato tutto come raccontato nei giornali e nel libro. Si dice che "Erminia è nata senza la retina dell’occhio destro e dunque cieca da quell’occhio" ed a proposito dell'altro occhio:
"Nel 1977 è stata colpita da una paresi alla parte sinistra del corpo, che le ha immobilizzandoto il braccio, la gamba e la palpebra, quella dell’unico occhio sano, rendendola così completamente cieca".
[...]
"Immediatamente, con l’occhio destro, quello al buio da sempre, ha visto il volto della donna apparsale in ospedale. Da quello sinistro invece, la paralisi alla palpebra è scomparsa, il braccio e la gamba hanno ricominciato a muoversi."
Si parla della certificazione di avvenuta guarigione:
"Nel 1994 la Commissione del “Bureau Médical” di Lourdes, dopo aver analizzato a lungo i documenti medici precedenti e successivi alla “guarigione”, ha riconosciuto il carattere miracoloso dell’evento."
Insomma, anche l'articolo più recente conferma la storia raccontata dai giornali. Il sito cattolico poi, è definito per "razionalisti" e quindi l'autore si sarà sicuramente documentato prima di dare conferme rispetto ad un evento così delicato (un cieco senza retina che riacquista la vista, non è notizia di tutti i giorni).

Alla fine l'autore dell'articolo si lancia in un attacco rabbioso nei confronti del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che erge, chissà perchè, a controllore generale di poteri divini e miracolosi. Citano a questo proposito un articolo del 2010 su Avvenire che si stupiva di come lo stesso comitato non fosse intervenuto a controllare un caso così eclatante. Anche l'articolo su Avvenire riporta la storia con particolari precisi:
la signora Erminia Pane, 68 anni, nata con un occhio privo di retina, malconcia di salute e pronta per un'operazione rischiosissima, va in pellegrinaggio a Lourdes e ora non solo vede da quell'occhio, ma ha superato anche altri gravi guai di salute. L'occhio, indubitabilmente, è ancora senza retina, ma lei con quell'occhio vede. Indubitabilmente: esaminato, controllato, verificato da tanti oculisti e medici, poi riconosciuto dal "Bureau medical" di Lourdes come «inspiegabile»
Tutto molto chiaro, come vedete ed in effetti se una donna completamente cieca, mancante della retina, tornasse inspiegabilmente a vedere si tratterebbe di qualcosa di davvero sorprendente...come dice Avvenire "indubitabilmente" eccezionale.
Fin qui la cronaca, le reazioni, i commenti. Passiamo ora ai fatti.

Sono questi che ci interessano perchè se davvero una donna senza retina e cieca dalla nascita riacquistasse la vista potremmo essere al cospetto di qualcosa di davvero sorprendente. Certo, non si deve per forza gridare al miracolo (un evento che oggi è inspiegabile per la medicina potrebbe non esserlo domani come è già accaduto) ma di sicuro si tratterebbe di qualcosa di davvero eccezionale, anche dal punto di vista medico.
I fatti non possono che basarsi sui documenti e per fare questo abbiamo la possibilità di leggere quelli "ufficiali", pubblicati nel libro che racconta la storia. Non riporto tutti i documenti originali perché non autorizzato, quindi dovete fidarvi delle mie parole (le copie dei documenti sono pubblicate nel libro e le ho lette). Per chi volesse evitare la lunga descrizione della documentazione passi al paragrafo finale che riassume tutto.

I documenti

13/06/77, dimissione policlinico di Milano

I documenti inseriti nel libro di Alcide Landini, partono dal foglio di dimissione di Erminia Pane il 13/06/77. In quell'occasione la donna era stata ricoverata per emorragia cerebrale da aneurisma. In dimissione si fa diagnosi di "deficit del nervo oculomotore comune di sx", "amaurosi [cecità, ndr] occhio destro dall'infanzia". Un deficit del nervo oculomotore comune può in effetti causare "ptosi" della palpebra (cioè un abbassamento della stessa che, "coprendo l'occhio", non permette una visione spontanea e completa (sollevando la palpebra, ad esempio, la donna può vedere senza problemi).
Da questo documento si rileva quindi che la donna è cieca a destra e con un problema nervoso (con vista integra anche se ostacolata dal problema alla palpebra) a sinistra.

Fin qui ci siamo, tutto sembra corrispondere alla cronaca.

Documento successivo: certificato dell'unione italiana ciechi del 12/07/1979. In base a quanto scritto la donna ha:
- Occhio destro: Esiti da corioretinite al polo posteriore con interessamento maculare.
- Occhio sinistro: ptosi palpebrale. Deficit elevazione ed abbassamento.

C'è già un primo elemento molto importante. I giornali dell'epoca e gli articoli recenti parlavano di una donna "senza retina". Ciò è evidentemente falso. La donna aveva la retina. La perdita della vista dall'occhio destro era stato causato da una corioretinite (ovvero un'infezione della retina, possibile anche alla nascita). Naturalmente non si può avere una corioretinite se non si ha la retina. La malattia causa deficit della vista più o meno marcato, il dato comunque è che la retina esiste, non è vero che la donna sia nata "senza retina". Dal questionario del documento comunque si evince che la donna non vede dall'occhio destro e vede (poco) da quello sinistro.

Ma andiamo avanti.

19/01/1980, certificato del policlinico di Milano:
- La paresi alla palpebra sinistra è regredita.


Certificati del 19/01/80 e del 11/02/81
Certificato del policlinico di Milano (11/02/81):
-Occhio destro: esiti di corioretinite (quindi conferma della diagnosi precedente), vista=0 (zero)
-Occhio sinistro: deficit parziale del nervo, ptosi parziale, vista 9/10 (nove decimi, quasi perfetta), con occhiali.
Il quadro reale quindi sembra abbastanza chiaro: se la donna è praticamente non vedente a destra, ci vede bene a sinistra con il problema alla palpebra che ha ripetuti miglioramenti e peggioramenti che si alternano. Questo è un reperto assolutamente "normale" in una situazione come quella analizzata.

29/10/82: la donna parte per Lourdes, a testimoniarlo, copia del biglietto del treno.

07/04/83, referto clinica policlinico Milano: dopo aver riassunto la storia clinica della donna, si conclude che ad una visita del 09/11/82:
- Occhio destro: visus 1/50 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: riduzione ptosi palpebrale.

Possiamo dire in base alla documentazione che la situazione, dopo il viaggio a Lourdes, è invariata rispetto alla precedente.

Ai controlli successivi:

- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: Invariato rispetto ai controlli precedenti.

Anche qui, situazione invariata rispetto al periodo precedente al viaggio nella località religiosa.

E' bene ricordare che il grado di visione oculare è "soggettivo" (avete presente l'esame che si fa leggendo le lettere sempre più piccole di un cartello posto di fronte?). Non esiste cioè uno strumento che possa misurare esattamente la capacità visiva di una persona ma è la persona in esame che dice "quanto ci vede". Una vista di 1/50 (quindi praticamente non vedente) quanto è diversa da una 1/10 (cioè capace di leggere solo la prima riga di quel cartello che ricordavo prima)?
I documenti, alla fine, confermano quanto già esistente prima del viaggio a Lourdes: la donna quasi non vede a destra mentre ci vede bene (problema alla palpebra a parte) a sinistra.

Certificato del 03/11/91 (medico privato):

- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente).
- Occhio sinistro:  Persistenza di ptosi palpebrale (quindi situazione identica di quella precedente Lourdes, con peggioramenti e miglioramenti che si susseguono)

Certificato del 03/11/91
Segue un certificato dei medici dell'AMIL (Associazione medica internazionale di Lourdes) che giudicano il fatto come "straordinario ed eccezionale per le conoscenze mediche", affermando che la donna ha avuto:

-La ripresa immediata del visus 1/20 dall'occhio destro, non vedente dalla nascita.
-Scomparsa immediata e semitotale della ptosi palpebrale sinistra (ed in contemporanea della paresi della parte sinistra del corpo).
- Scomparsa dell'infiammazione cronica alla palpebra sinistra.

Gli articoli di cronaca aggiungono che il Bureau medical di Lourdes nel 1994 avrebbe riconosciuto la natura miracolosa dell'evento. Questo non risulta da nessun documento: l'AMIL non è il Bureau medical di Lourdes (che è contraddistinto dalla sigla CMIL, Comitato medico internazionale di Lourdes) ma un'associazione volontaria di medici che può proporre casi a suo giudizio "meritevoli" di analisi.
A quanto pare quindi, controllando i fatti ed i documenti, la realtà è molto distante da quanto raccontato dalle cronache (e dall'AMIL). Dire che una donna senza retina (il titolo dell'articolo: "Nata senza retina, ora ci vede") e quindi cieca dalla nascita va a Lourdes e ricomincia a vedere non è equivalente a dire che una donna che vedeva pochissimo da un occhio, va a Lourdes e forse ha qualche lieve miglioramento soggettivo.

Riassunto

Riassumiamo ora le affermazioni della stampa e dei siti e paragoniamole con i fatti che emergono dai dati ufficiali:

1) Una donna è cieca dalla nascita perchè senza retina.
FALSO. La donna ha avuto un'infezione alla retina nell'infanzia. E' praticamente cieca in un occhio, l'altro è perfettamente funzionante fino a quando un ictus non causa un problema che rende difficoltosa la vista (pur mantenendola integra) per "abbassamento" della palpebra che vede progressivi miglioramenti e peggioramenti alternati.
2) La donna effettua un viaggio a Lourdes e guarisce, vedendoci tanto bene da poter guidare l'auto.
FALSO. La visione dai due occhi rimane sostanzialmente identica (praticamente non vedente da uno, vedente dall'altro), la ptosi palpebrale è invariata avendo avuto nel corso degli anni anche episodi di regressione e ritorno del sintomo. Il fatto che la donna avesse conseguito la patente non è influente, visto che da un occhio la visione è ottima (ed il problema alla palpebra ha avuto negli anni episodi di regressione spontanea e di ricaduta).
3) Il Bureau medical di Lourdes riconosce il miracolo.
FALSO: Mai accaduto, il riconoscimento avviene da parte di un'associazione di medici che operano a Lourdes e non ha valore "ufficiale".

Confrontiamo cronaca con realtà?

Cronaca: nata senza retina vede dopo un viaggio a Lourdes = Miracolo.
Realtà: non vedente da un occhio per un'infezione alla retina resta non vedente dallo stesso occhio nonostante un viaggio a Lourdes = Normale decorso di una patologia.

Allora: dov'è il miracolo? Perché la rabbia di alcuni siti cattolici? Perché ricorrere a trucchi per giustificare un evento che non ha nulla di miracoloso? Il giornale Avvenire definiva i fatti "indubitabilmente" credibili, io qualche dubbio l'ho avuto e l'ho raccontato...e naturalmente sono sempre pronto a tornare sui miei passi se ci fossero elementi da me non conosciuti o non analizzati.
Ecco, tutto questo serva a comprendere come dietro a molte guarigioni "miracolose" o "indubitabili" ci possa essere il falso (volontario o meno) e quindi prima di gridare all'evento sovrannaturale pensiamoci, riflettiamo ed evitiamo proclami. La salute, su base religiosa o meno, è un diritto che non merita falsificazioni.

Alla prossima.

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