Come sappiamo tutto è relativo. La percezione delle cose dipende dal punto di vista, noi che viviamo sul pianeta Terra ci sentiamo al "centro dell'universo" quando in realtà rappresentiamo un puntino "in mezzo" all'universo. Lo stesso succede per il nostro corpo: fisicamente e psicologicamente sembra che tutto ruoti attorno a noi, la "propriocezione" ci consente di "sentirci" vivi ma, essendo limitata nello spazio visibile, non tiene conto, normalmente, del fatto che esistono tantissime cose molto più grandi e molto più piccole di noi e queste sono sempre vicine, strettamente a contatto, addirittura vivono con noi e grazie a noi.
Guardiamoci le mani. Dopo averle lavate le sentiamo pulite, lisce e libere da impurità, così la pelle del nostro corpo, normalmente è "pulita", soprattutto dopo una bella doccia. Se cambiassimo punto di riferimento potremmo restare allibiti da quanta vita e da quanti esseri viventi abbiamo addosso. Se i nostri occhi vedessero ciò che è "piccolissimo" non ci sentiremmo così puliti come crediamo. Nulla di patologico, sono centinaia (milioni, se contiamo i batteri) gli esseri che strisciano sulla nostra pelle, in alcune zone normalmente non c'è alcun "animaletto" ma in certe occasioni anche in queste possono verificarsi vere e proprie infestazioni, in altre gli "animaletti" sono normali, ospiti abituali, molti fondamentali per l'equilibrio dell'organismo. Se la pelle non fosse infestata da batteri (normalmente inoffensivi), questi lascerebbero il posto ad altri esseri viventi che potrebbero essere pericolosi e trasmettere persino malattie letali. Altre volte questi "esserini" scelgono il nostro corpo semplicemente per comodità, prendono un "passaggio", siamo mammiferi a sangue caldo e questo basta per renderci deliziozi bocconcini, piuttosto saporiti. Gli esseri viventi che si nutrono di componenti del nostro corpo (spesso sangue) sono dei parassiti, vivono cioè grazie alla possibilità di "rubarci" delle sostanze. Non fanno nulla di male, se un insetto che succhia il nostro sangue per vivere fosse cattivo, immaginiamo come potrebbe essere definito l'uomo che per vivere deve addirittura uccidere un animale intero.
Questo è un post che provoca prurito (nella migliore delle ipotesi), quindi devo per forza inserire il bollino rosso. Chi soffre di fobia verso insetti ed animali farebbe bene ad evitare la lettura.
Inizialmente possiamo andare a controllare gli "animaletti" più grandi, quelli visibili ad occhio nudo. Non serve alcun microscopio e spesso nemmeno una lente di ingrandimento. Sono piccoli ma voraci e spietati, i parassiti "ematofagi", quelli cioè che mangiano sangue, li conosciamo per trovarli spesso addosso agli animali domestici ma non disdegnano nemmeno l'uomo. I più comuni sono le zecche e le pulci. Le prime sono piccoli animaletti (da pochi millimetri ad un centimetro) che presentano una sorta di "arpione" sull'apparato buccale e con questo si àncorano sulla pelle del prelibato prescelto. Iniettano una sostanza che facilità il loro compito e cominciano a bere il nostro sangue.
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Zecca maschio con addome vuoto (pieno di sangue è molto più voluminosa) |
Non si tratta in genere di parassita pericoloso ma possono sorgere delle complicazioni, sia perché il "morso" può essere irritante, sia perché può trasmettere alcune malattie, anche gravi. La zecca in genere si accomoda in zone abbastanza raggiungibili della cute ma in rari casi può infilarsi in "cunicoli" ed anfratti che rendono problematica la sua estrazione. Qui una fantastica foto di zecca che si infila nel canale auricolare di un uomo:
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Zecca dentro il canale auricolare (orecchio) |
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Zecca sul timpano. Provoca una sensazione di "grattamento" (in inglese "crackling") |
Le immagini possono provocare un senso di disgusto e raccapriccio ma sono quanto di più "normale" e naturale possa esistere, quello che non vediamo non significa non esista.
Un altro parassita ematofago è la pulce, comunissima anche in ambienti domestici. Molto piccola e capace di muoversi con salti e scatti, preferisce annidarsi in zone ricche di peli per sfuggire ai "grattamenti" che provocano i suoi morsi. La pulce ha anch'essa un potenziale pericolo perché può trasmettere malattie gravi. Difficile da riconoscere se si tratta di un esemplare unico, quando infesta zone cutanee estese è ben visibile.
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Pulce al microscopio |
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Pulce al microscopio elettronico, un vero e proprio "mostro" |
Se andiamo a cercare i parassiti di dimensioni ancora minori possiamo parlare dei pidocchi, parassiti comunissimi anche in ambienti puliti. La vita del pidocchio (parassita che può infestare cuoio capelluto, cute e zona pubica) è per certi versi affascinante: è talmente radicata la simbiosi tra uomo e pidocchio che si può affermare si tratta di due esseri che si sono evoluti parallelamente. I pidocchi sono diffusi in tutto il mondo, in qualsiasi ambiente dove esista l'uomo. Provoca prurito e dermatiti.
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Pidocchio al microscopio elettronico, visibili gli "uncini" che gli permettono di ancorarsi ai peli dell'ospite |
Se potessimo osservare al microscopio ciò che "cammina" sul nostro corpo resteremmo schifati della "bruttezza" di queste creature ma anche ammirati da ciò che ci circonda senza saperlo.
"Simile" al pidocchio ma più grande (fino a 0,5 millimetri) e meno diffuso è il Demodex, parassita che colpisce molti mammiferi, uomo compreso e che si annida, tipicamente, alla base di un follicolo pilifero agganciandosi con un rostro che ha sulla bocca. Provoca arrossamento, prurito ed a volte infezione.
"Simile" al pidocchio ma più grande (fino a 0,5 millimetri) e meno diffuso è il Demodex, parassita che colpisce molti mammiferi, uomo compreso e che si annida, tipicamente, alla base di un follicolo pilifero agganciandosi con un rostro che ha sulla bocca. Provoca arrossamento, prurito ed a volte infezione.
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Il Demodex, con piccole zampette ed un rostro sulla bocca. |
Andiamo ancora più giù nella scala delle grandezze, ecco che ci appare l'acaro della scabbia (sarcoptes scabiei hominis), pruriginoso e contagioso ospite delle case rurali italiane che ancora oggi si rileva in molte zone del paese. La femmina del piccolo essere, dopo essere stata fecondata, scava dei cunicoli sotto la cute e "cammina" per pochi millimetri (per noi umani, per loro sono distanze enormi), determinando uno dei segni più tipici della malattia. L'animaletto è praticamente invisibile, ecco, stiamo raggiungendo dimensioni già interessanti.
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Acaro della scabbia |
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Acaro della scabbia in microscopia elettronica |
L'acaro della scabbia non è il solo parassita che si diverte a camminarci sottopelle, anche la "larva migrans" fa la stessa cosa e dopo il contagio, avvenuto in genere in zone dove la malattia è endemica, il piccolo verme comincia a trascinarsi sotto la nostra cute passando da un punto all'altro della zona infestata. Si tratta della piccolissima larva di anchilostoma, parassita frequente nei paesi tropicali, un vero e proprio "mostro" dotato di una bocca con "denti" aguzzi che penetrano nella carne dell'involontario umano parassitato.
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Particolare della testa di Anchilostoma, notare il "rostro" buccale |
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Anchilostoma |
Ma c'è qualcosa che farà rabbrividire chi ha la fobia degli insetti (state rivalutando i ragni eh?) e chi ha già abbandonato la pagina per lo schifo. Se pidocchi, pulci e zecche possono colpire casualmente chiunque ma non per forza qualsiasi essere umano, esiste un tipo di parassita che tutti noi abbiamo attorno. Ci circonda, dorme con noi, percorre il nostro corpo di notte, lo respiriamo e ne siamo pieni, noi come i nostri vestiti, le lenzuola e le coperte. E' un mostro irresistibilmente amante dell'uomo, anzi delle sue "scorie". Questo:
Sono gli acari della polvere, inoffensivi in linea generale, possono generare dermatiti, allergie e riniti per via dell'enorme mole di detriti che lasciano al loro passaggio. Puliscono ciò che noi con il nostro corpo lasciamo in giro ma producono una tale quantità di residui che ne siamo letteralmente avvolti. Si possono trovare all'interno delle abitazioni come fuori, dovunque vi siano essere umani, infestano tappeti, mobili, stoviglie, pareti e suppellettili. Sono migliaia, dovunque, anche adesso.
Non siamo soli quindi, nemmeno quando siamo soli.
Perché se poi scendiamo a dimensioni ancora minori siamo letteralmente tappezzati di batteri, milioni, in qualsiasi angolo della nostra pelle e del nostro corpo. Inutile lavarsi, insaponarsi, disinfettarsi, dopo pochi secondi saremo di nuovo invasi da muffe, funghi, batteri e colonie in continua trasformazione. Abbiamo 10 volte più batteri nel nostro corpo di quante siano tutte le cellule che ci compongono. Non è fantastico?
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Propionobatteri che ricoprono la pelle |
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Batteri (stafilococchi) che circondano un pelo cutaneo |
Perché se poi scendiamo a dimensioni ancora minori siamo letteralmente tappezzati di batteri, milioni, in qualsiasi angolo della nostra pelle e del nostro corpo. Inutile lavarsi, insaponarsi, disinfettarsi, dopo pochi secondi saremo di nuovo invasi da muffe, funghi, batteri e colonie in continua trasformazione. Abbiamo 10 volte più batteri nel nostro corpo di quante siano tutte le cellule che ci compongono. Non è fantastico?
Nelle zone più ricche di sebo della cute si annidano i propionobatteri, spesso inoffensivi, possono essere causa di problemi dermatologici come l'acne (che però ha raramente origine batterica, soprattutto nelle donne) o gli stafilococchi, causa frequente di dermatiti, tipici nelle zone umide i corinebatteri (che possono causare addirittura ulcerazioni cutanee), infine i proteo- ed i flavobatteri, tipici delle zone secche. Queste ultime hanno in genere minor presenza di "ospiti" rispetto alle zone umide.
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Stafilococchi al microscopio |
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Stafilococco aureo, tipicamente presente a livello nasale |
Proprio per la loro presenza e per il numero, il metodo migliore per eliminarli dalla cute (al contrario di quello che si pensa) non è "disinfettarla" (opera complicatissima, non esiste punto della cute che si possa rendere "sterile" per più di pochi secondi in condizioni "normali") ma cercare di eliminare meccanicamente (in parole povere "strofinando") i batteri dalla pelle. E' più importante strofinare bene le mani che riempirle di sapone.
Il problema è che questa pulizia dura poco. Il fatto stesso che viviamo, respiriamo, abbiamo contatti con tutto ciò che ci circonda ci riempie di altre forme di vita, ancora più evidenti se andiamo a guardare gli oggetti che tocchiamo.
Ma per concludere questo allucinante viaggio tra gli esseri viventi che infestano il nostro corpo, torniamo alle dimensioni (relativamente) più grandi. Non posso dire che si chiude in bellezza, perché quando si parla di "nematodi" (ovvero una famiglia di vermi alla quale appartiene il genere filaria), tutto può essere difficile da sopportare. Questi piccolissimi vermi possono infestare l'uomo in diversi distretti, sia interni che esterni. Muscoli, intestino, cute, organi interni e persino l'occhio. Il cosiddetto "eyeball worm" o "verme Loa Loa", è un tipo di filaria che infesta alcune zone paludose del mondo (trasmesso dalla puntura di una mosca). Il verme migra nei suoi vari stadi di sviluppo e può portarsi fino all'occhio. Prurito, fastidio, dolore e persino cecità, queste sono le conseguenze dell'infezione da filaria oculare. In letteratura sono descritti vari casi di rimozione chirurgica del "verme", atto che non può lasciare indifferenti. Per questo e visto che siamo alla fine del viaggio, ecco il "botto" finale, un piccolo animale che sta per essere estratto dall'occhio di un infettato (vi avevo avvertito, se siete impressionabili, andate via!):
Il problema è che questa pulizia dura poco. Il fatto stesso che viviamo, respiriamo, abbiamo contatti con tutto ciò che ci circonda ci riempie di altre forme di vita, ancora più evidenti se andiamo a guardare gli oggetti che tocchiamo.
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Un fungo cresciuto su un telefono cellulare |
Ma per concludere questo allucinante viaggio tra gli esseri viventi che infestano il nostro corpo, torniamo alle dimensioni (relativamente) più grandi. Non posso dire che si chiude in bellezza, perché quando si parla di "nematodi" (ovvero una famiglia di vermi alla quale appartiene il genere filaria), tutto può essere difficile da sopportare. Questi piccolissimi vermi possono infestare l'uomo in diversi distretti, sia interni che esterni. Muscoli, intestino, cute, organi interni e persino l'occhio. Il cosiddetto "eyeball worm" o "verme Loa Loa", è un tipo di filaria che infesta alcune zone paludose del mondo (trasmesso dalla puntura di una mosca). Il verme migra nei suoi vari stadi di sviluppo e può portarsi fino all'occhio. Prurito, fastidio, dolore e persino cecità, queste sono le conseguenze dell'infezione da filaria oculare. In letteratura sono descritti vari casi di rimozione chirurgica del "verme", atto che non può lasciare indifferenti. Per questo e visto che siamo alla fine del viaggio, ecco il "botto" finale, un piccolo animale che sta per essere estratto dall'occhio di un infettato (vi avevo avvertito, se siete impressionabili, andate via!):
Non è l'unico ospite "inusuale" della nostra pelle, esistono anche casi, molto rari ma possibili, di infestazione da larve, uova, anche di insetti che normalmente non colonizzano l'uomo ma che per "un caso" lo usano come "incubatrice". Un classico sono le larve di mosca, sono descritti infatti casi di deposizione di uova di mosca in cavità presenti nella nostra cute con conseguenti disturbi che possono essere lievi (prurito, rossore) o gravi (sinusite, dolori, infezioni). Basta, ho approfittato troppo del vostro coraggio, ma non sto parlando di fantascienza o fatti inventati, è tutto intorno a noi (cit.), limitiamoci ai parassiti che hanno la cute come principale porta d'ingresso, risparmio tutti dai vari vermi che possono infestare l'intestino, sarebbe troppo, lo capisco, ma ora abbiate il coraggio di dirmi che avete paura degli scarafaggi...
;)
Alla prossima.
NOTA di servizio: mi scuso con chi mi contatta via mail ma ricevo una quantità di messaggi difficilmente smaltibile. Leggo tutto ciò che mi arriva ma spesso non riesco a rispondere, nemmeno in maniera veloce. Sperando nella vostra comprensione, ringrazio in ogni caso per i messaggi che mi inviate.