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Channel: MedBunker - Le scomode verità
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I pericoli della cattiva scienza, le speranze della buona

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A volte ci ridiamo su, altre ci arrabbiamo, se fa quasi tenerezza il povero cartomante ormai invecchiato che ha un paio di clienti da una vita che sfogano con lui le proprie insicurezze, fa rabbia il guaritore senza scrupoli che pur di portare a casa la pagnotta vende "cure anticancro" fidandosi della disperazione della gente.
Ma non c'è solo la medicina ad essere attaccata, sporcata, graffiata dai ciarlatani, è la scienza in generale, gli imbonitori esistono in ogni campo e quello scientifico ne attira sempre in abbondanza, l'ignoranza scientifica è diffusa e lo è in tutto il mondo, a volte in maniera preoccupante.
Noi italiani facciamo a gara per essere i peggiori (da noi gli investimenti per l'istruzione e la cultura sono ridotti al minimo), ma esempi di cattiva scienza, pseudomedicina, falsa tecnologia, sono all'ordine del giorno dovunque e non rappresentano solo un simpatico fenomeno di costume o un ridicolo retaggio del nostro essere creduloni o sognatori, condizionano la nostra vita, la politica, il futuro, le opinioni, insomma, possono davvero creare disastri.
In Italia abbiamo chi "prevede i terremoti", chi vende cure ridicole come "innovative", chi spaccia motori a scoppio per "energie rivoluzionarie", ma anche all'estero si inventano "nuove cure" che poi si dimostrano bufale, studi scientifici che poi sono truffe, pericoli che non esistono.

Naturalmente, come in Italia, dovunque esiste una comunità scientifica che "avverte" degli errori, mette in guardia dai pericoli, critica cure mediche non sperimentate o condanna allarmi ingiustificati ma questo fa meno notizia, un allarme ben assestato ed urlato dovunque è molto meglio di una rassicurazione pacata.

Il pericolo delle false scienze è quotidiano, si insinua nella nostra vita in silenzio. Liquidare tutto con "sono sciocchezze" è pericoloso e lascia la strada libera a fenomeni da baraccone che si autodichiarano "scienziati".
In genere questi imbonitori iniziano su internet, consci della capacità di diffusione e dalla velocità del mezzo, su migliaia di persone che leggono ci sarà sempre quello che ha il contatto giusto e la conoscenza utile e così da internet si arriva al giornale, poi al libro ed infine, perché no, al politico (che tanto parlare di "cose scomode" fa tanto "figo").
Che in parlamento si arrivi a parlare di UFO, scie chimiche o pseudocure contro il cancro fa poca differenza, il succo del discorso è che le sciocchezze ci mettono un attimo a diventare "scienza" e serve tantissimo sforzo per smentirle, senza considerare il fatto (non secondario) che se un rappresentante di un governo spaccia per "attendibili" delle vere e proprie sciocchezze, crea un allarme sociale ingiustificato, pericoloso e ridicolo.
Guai poi a mettersi contro certi "scienziati alternativi", rappresentano il "nuovo", il progresso, smentirli non significa spiegare a chi non mastica certi argomenti che sono solo dei singoli che tra mitomania e voglia di arricchirsi hanno trovato il canale giusto, ma che "se qualcuno li contrasta chissà cosa c'è sotto"...
Proprio per questo sono animali rari quei politici che ignorano queste sciocchezze, perderebbero consensi, voti, appoggio, gli ignoranti nel nostro paese sono una forza enorme.
Eppure se qualcuno avesse il coraggio di esporsi, di affermare seriamente come bisogna mettere un limite alle pseudoscienze, alle superstizioni, lo farebbe prima di tutto per i suoi figli, per il loro futuro e soprattutto per il paese, che è quello che gli ha dato il mandato di "governare".
Eppure, se solo si educasse alla scienza, ai piaceri della scoperta, al fascino dell'apparentemente complicato, la nostra nazione crescerebbe, migliorerebbero la percezione della realtà, le capacità individuali e comuni, l'ammirazione per ciò che è bello e utile, servirebbe a tutti, un voto è per una volta, la cultura per sempre.
C'è un altro aspetto che molti sottovalutano liquidando tutte queste cose come "sciocchezze" o roba da invasati: lentamente, gradualmente, in modo subdolo, la cattiva scienza condiziona la vita di un paese e potrei fare un elenco infinito di frodi, superstizioni, comportamenti antiscientifici che hanno causato morti, povertà ed arretratezza nel nostro o in altri paesi.
Per quanto riguarda l'Italia, è recente il caso del tecnico che prevede i terremoti, non lo ha mai provato, non ne ha indovinato uno, non ha confrontato le sue ipotesi con gli scienziati che si occupano di sismologia: pensa di avere ragione e finisce lì.
Ma in realtà non "finisce lì", visto che qualcuno ci crede, che prima o poi a forza di "prevedere terremoti" qualche previsione riuscirà (e quindi apriti cielo, aveva ragione!), che c'è chi si fa prendere (giustamente) dal panico e c'è persino chi invita questa persona nelle scuole a tenere conferenze rendendole anche "dignitose" tanto da rilasciare crediti formativi.
Follia?
Una delle tante. Se c'è il tecnico che "prevede terremoti", c'è il letterato che cura tutte le malattie genetiche (e non solo). Anche lui non lo ha mai dimostrato ed in fondo non ha mai nemmeno detto quali sarebbero queste proprietà fantastiche della sua invenzione a base di cellule staminali.
Chiusa lì? Un mitomane come tanti?
Macché, ha mosso le piazze, i mezzi di informazione, la politica e pure i nostri soldi, visto che saranno stanziati 3.000.000 di euro per provare se la sua idea funziona o meno.
Dietro di loro una lunga coda: chi ha scoperto la "fusione fredda", chi dice di avere scoperto reperti alieni, chi sostiene che i vaccini sono inutili, chi cura il cancro con il bicarbonato...sono in tanti, tutti con il loro numeretto per stare in coda, basta fare un po' di confusione, urlare al complotto e prima o poi qualcuno si accorgerà di loro.
Non è un problema solo italiano, noi siamo abituati a piangerci addosso e sentirci i peggiori del mondo (è solo un luogo comune?), ma in qualsiasi paese del nostro pianeta esistono pseudoscienziati che dicono di aver rivoluzionato la scienza ma che poi si rivelano semplicemente degli psicotici in cerca di fama (e di soldi).
In Sudafrica ci fu addirittura un presidente della repubblica che diede credito alle bufale sull'AIDS. Thabo Mbeki infatti, inserì Peter Duesberg, noto scienziato "dissidente" che nega il legame tra virus HIV e malattia, in una commissione che doveva fronteggiare l'epidemia di AIDS che colpiva il paese. Il presidente Mbeki, nonostante le critiche delle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo, consigliava (anche tramite il suo ministro della sanità) di abbandonare le terapie scientifiche per sottoporsi a "cure" tradizionali ed erboristiche, vere e proprie stregonerie. Ancora più stupefacente fu il fatto che il ministro della sanità successivo, che invece incoraggiava le politiche sanitarie scientifiche, fu rimosso dall'incarico con varie scuse. Neanche a dirlo, proprio negli anni di Mbeki, i casi di AIDS in Sudafrica assunsero un significato allarmante ed aumentarono vertiginosamente i decessi. Nel 2007, circa 5.700.000 persone erano sieropositive, quasi la metà dei decessi dell'intero paese erano dovuti all'AIDS, cifre che il governo cercava di nascondere. Con la fine del mandato di Mbeki, iniziò di nuovo la somministrazione di terapie efficaci e, lentamente, i decessi iniziarono a diminuire ma molto più lentamente diminuiscono i casi di infezione, visto il forte carattere culturale della prevenzione e l'eredità della propaganda antiscientifica.

In Inghilterra un caso limite.
Uno strumento per identificare materiali esplosivi, venduto ed utilizzato da molte forze armate del mondo, dal costo dai 7000 ai 60.000 euro a pezzo, l'Iraq ha speso 40 milioni di dollari per equipaggiare le sue truppe con questo aggeggio.
Usato nei punti di controllo e nei posti di blocco di molte zone di guerra, il "cercabombe" doveva evitare proprio la presenza di esplosivi che qualcuno poteva portare per attentati o delitti. Eppure questi attentati, pur in presenza del "bomb detector" avvenivano lo stesso causando vittime e morti, fino a quando qualcuno non si chiese "ma non è che non serve a nulla"?


Il dispositivo "antibomba" (in mezzo) e due "cercapalline" da golf

Non serviva a nulla infatti ed il suo creatore lo sapeva. L'apparecchio non aveva nulla di tecnicamente e scientificamente attendibile, il suo stesso meccanismo di funzionamento era inattendibile e non vi era alcuna possibilità reale che questo aggeggio scovasse bombe o esplosivi, era un vero e proprio "giocattolo" non funzionante.
Era stato costruito sul modello di un "cerca palline" usato in certi campi da golf e come principio usava quello dei rabdomanti (i cercatori d'acqua con la "bacchetta"), non vi era nessuna fonte di energia e l'apparecchio si caricava con una fantomatica energia elettrostatica scatenata dallo strofinìo dei piedi dei soldati che producevano camminando. Una prova tecnica ha dimostrato che lo "scovabombe" trovava esplosivi solo quando l'utilizzatore sapeva che erano presenti, quando non ne era a conoscenza i risultati erano del tutto casuali.

Una vera e propria bufala insomma, senza alcuna base scientifica, che ha causato danni economici ed umani e che ha avuto credito in ambienti istituzionali e militari (e chi l'ha inventata è stato condannato a 10 anni di galera per truffa, almeno questo). Se fosse stato un errore, pur terribile, può succedere a qualsiasi essere umano, ma come accade quasi sempre, chi diffonde una bufala SA che si tratta di una truffa e si affida all'ignoranza del "cliente" per trarre profitto.


Di ciarlatani quindi è pieno il mondo, qui in genere analizzo quelli che riguardano la medicina, ma esistono in tutti i campi, si dipingono sempre come geni incompresi, come salvatori dell'umanità, ma sono sempre e solo dei mitomani senza nessuna genialità se non quella dell'interesse personale.

Naturalmente guai a chi si permette di far notare che questo o l'altro ciarlatano siano solo dei pazzi trascinatori di folle, si grida allo scandalo, alla chiusura mentale, al boicottaggio e se si insiste iniziano le minacce (di denuncia, fino a quelle fisiche) e naturalmente quando una persona perbene si sente minacciata, il più delle volte si rende conto di avere di fronte un delinquente e visto che con i deliquenti è meglio non averci a che fare si rinuncia, si abbassano i toni, si evita di parlarne ed il delinquente diventa ancora più grosso: "visto? L'ho zittito, è solo un calunniatore". Una sorta di bullismo scientifico.

Bisogna dire che negli ultimi mesi si assiste ad una sorta di "presa di coscienza" del problema, soprattutto a carico delle istituzioni e degli scienziati, probabilmente stanchi di vedere insultato il loro lavoro e stufi di sentirsi paragonati a veri e propri venditori di nulla. Sono nati così dei portali ufficiali, delle associazioni, dei movimenti, che raccolgono le menti migliori, i giovani (ed i meno giovani!) più promettenti, del nostro paese. Il loro scopo è quello di informare correttamente, di sconfiggere i pregiudizi e l'ignoranza, di ragionare senza delirare.
Tutto questo è beneaugurante ed ultimamente gli esempi aumentano sempre di più: in un impeto di soddisfazione, qualche giorno fa, parlando con una conoscente le ho detto che uno dei miei desideri si sta avverando, il fatto che finalmente le istituzioni, il mondo scientifico italiano ed i singoli scienziati, abbiano cominciato a parlare con tutti, con il cittadino informato e con quello che non sa, spiegando, con pazienza e passione e sfruttando proprio quel canale che è diventato un vero e proprio immondezzaio pseudoscientifico.
Lo scienziato supponente e superbo (ne esistono ancora tanti, soprattutto in ambienti universitari) ha vita breve, verrà sommerso da chi sa parlare, condividere, diffondere.
La cultura della comunicazione via web per il mondo scientifico italiano è relativamente nuovo, all'estero blog come il mio ne esistono tanti e da diversi anni, alcuni anche storici e che hanno trasformato i medici che li gestiscono in veri e propri "divi" della comunicazione, come nel caso di Orac o Ben Goldacre. L'esempio di quest'ultimo è evidente: da medico, poi da bloggerè riuscito prima a diventare uno dei più venduti scrittori di saggi inglese e poi un vero e proprio "opinion leader", tanto da aver dato inizio alla campagna "All trials", che chiede alle aziende farmaceutiche di rendere pubblici i loro dati relativi alle sperimentazioni. Goldacre è passato dallo smontare le ciarlatanerie, l'omeopatia e le pseudoscienze alle ciarlatanerie della medicina "ufficiale" ed ha scoperto e rilevato quei trucchi che nessun altro aveva avuto il coraggio di rivelare. Ha saputo parlare di quello che nessuno sa raccontare, così anche le riviste scientifiche più rinomate e le società mediche più quotate, si sono rivolte a Goldacre per imparare a comunicare. Pensate che ci sia stato uno solo dei tanti siti "anti sistema" e complottisti che abbia parlato dei fatti (sconvolgenti per certi versi) di Goldacre?
Nemmeno uno: quelli si occupano di UFO, cure segrete per il cancro e scie chimiche, esattamente come i nostri parlamentari.
Doppio lavoro così, chi vuole divulgare buona scienza deve occuparsi di quella cattiva e di quella cattiva travestita da buona, mentre "lì fuori" si scannano per vedere se in Italia nascondiamo corpi di alieni o se è vero che un signore guarisce tutte le malattie del mondo.

Da noi in Italia abbiamo aspettato troppo (quando ho iniziato c'era anche chi si chiedeva "ma è un vero medico?" tanto era strana la figura del medico "di guardia" sul web) ma qualcosa si sta mettendo in moto e  ritengo questo fenomeno molto positivo ed incoraggiante.
Per quanto riguarda il contrasto alla spazzatura antivaccinista sono due i portali nati nelle ultime settimane, il primo ad opera della ASL di Rimini ed il secondo della Società italiana di Igiene, informativi, utili, veloci, quello che serve per smentire le bufale che si diffondono sul web (ambedue hanno addirittura una sezione apposita). Nel mondo della ricerca c'è un'associazione che informa e sensibilizza sulla sperimentazione animale (che troppe volte è vittima di strumentalizzazioni ed ignoranza), si chiama Pro-Test. Questi gruppi, oltre a divulgare informazione corretta, organizzano manifestazioni, riunioni e di loro si parla anche fuori dall'Italia, tanto che anche Nature, prestigiosa e diffusa rivista scientifica si accorge di noi in termini positivi. Per la prima volta queste persone "fanno i conti" con la rete, con le sue contraddizioni e con un impatto che, per chi non è abituato, può essere duro e disorientante (minacce, insulti ed urla sono praticamente la regola), ma anche questo serve "a farsi le ossa".
Senza dimenticare Query, la rivista on line (che ricalca quella cartacea con lo stesso nome) del Cicap, il gruppo fondato da Piero Angela che è tra i pochi a diffondere il pensiero critico e scettico. Senza dimenticare i divulgatori "storici", come Paolo Attivissimo e Dario Bressanini (che proprio per un'intossicazione di bufale ha lasciato il "Fatto Quotidiano" continuando a scrivere su Le Scienze).
Chi vuole informarsi seriamente quindi, inizia ad avere tante fonti affidabili, scientifiche e controllate che finalmente faranno da contrappeso a troppi siti che disinformano, terrorizzano e pensano solo alle loro tasche.
Insomma, troppo spazio agli imbonitori, troppo tempo a sopportare, ora si fa sul serio e chi  ha voglia di collaborare è benvenuto, forza, serve solo volontà e passione: medici, ricercatori, scienziati, non per forza nel campo della medicina, avete voglia di scrivere? Basta poco, aprite un blog, parlate di voi, di cosa fate, parlate di un argomento complicato rendendolo leggibile, divulgate, appassionatevi, c'è tanta gente che ha voglia di leggervi.
E chi non ha formazione scientifica?
Nessun problema, l'impegno riesce a fare miracoli. Se non si può parlare di scienza ci si può impegnare per diffonderla, senza considerare che non esiste solo la cultura scientifica ma anche quella umanistica e tecnica, sempre piacevoli e benvenute nel panorama di internet. Insomma, invece di sperare che il mondo ci venga incontro, andiamo noi incontro al mondo, così chi verrà dopo di noi saprà che ci abbiamo almeno provato.

Alla prossima.

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